Niente di più straniante che ascoltare un disco intitolato "domenica d'estate" nel pieno delle festività natalizie. Perché, title track a parte, il richiamo del mare e del sole si ascolta lungo tutto il disco: basti leggere i titoli degli altri brani, "gente al sole" e "stasera esco". Così mentre fuori la brina ha appena preso a disciogliersi sull'erba, i Mama Goose, grazie all'ausilio di elettriche col tremolo, di tastieroni hammond, rodhes e acustiche sfringuellanti, disegnano il deserto dei Giant Sand, rileggono l'America dei Byrds, degli Jawhawks e dei primi R.E.M., magari attraverso la poetica vacanziera dei Baustelle ("gente al sole").
Per fare qualche nome italiano, questo disco ben registrato e suonato, richiama da vicino le sonorità dei Mosquitos, con il vantaggio però della godibilità dei testi in italiano.
Tre brani sono ancora poco per dire se Mama Goose è un progetto che può reggere la lunga distanza di un LP. Le premesse però ci sono tutte.
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La recensione Domenica d'estate di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-12-24 00:00:00
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