Giancarlo Onorato Falene 2004 - Cantautoriale, Pop, Acustico

Primascelta! Falene precedente precedente

Si rischia di perdersi in mille lodi per descrivere questo nuovo disco di Giancarlo Onorato, autore che finora probabilmente ha raccolto molto molto meno di quanto effettivamente merita. Eppure fin dagli esordi da solista (correva il 1996), la critica è sempre stata lusinghiera nei suoi confronti, ma il pubblico - anche quello che segue la scena cosiddetta ‘underground’ - non ha mai premiato in maniera adeguata al suo talento l’artista lombardo.

Chissà quindi se questo “Falene” riuscirà a scomodare gli animi più indecisi affinché queste 12 perle non rimangano sconosciute ai più. Dopo il precedente “Io sono l’angelo” (e il singolo a ruota “Le nozze chimiche”), il nuovo lavoro conferma la penna di Onorato fra le migliori della scena italiana. Non che su queste colonne non lo si sia mai scritto - anzi! - ma siccome siccome ‘repetita iuvant’, ci teniamo a ribadirlo.

Come se non bastasse, il Nostro si avvale della mano di Mario Congiu per la produzione artistica dell’opera, tanto da ottenere un risultato che rasenta la perfezione. Se così non fosse cominceremmo ad elencarvi una canzone piuttosto che un’altra affinché si possa stilare un elenco di tracce preferite; ma stavolta fatichiamo realmente ad eleggere episodi migliori in 50’ abbondanti di Musica. Qui infatti conta - più che mai! - l’atmosfera nel suo complesso, curata nel minimo dettaglio grazie anche ad arrangiamenti superlativi. E sono proprio gli arrangiamenti a rendere ‘speciale’ questo album, perché - col rischio di sembrare retorici - siamo convinti che sintetizzino una nuova via al cantautorato italiano senza dimenticare la lezione dei maestri.

Qui dentro c’è, si sente veramente, la cura del ‘particulare’, la ricerca del suono che si incastra con le liriche, senza però mai perdere di vista il gusto della musica dal punto di vista dell’ascoltatore. Insomma, un lavoro certosino sulle note e sulle parole mai fine a sé stesso, ma sempre teso a parlare a colui che ascolta.

Non rimane molto altro da aggiungere se non che saranno i solchi virtuali del cd a svelarvi il mondo di un (cant)autore ancora in grado di emozionarvi intensamente. Nel caso vi interessi, questo è quanto succede al sottoscritto durante l’ascolto di “Falene”.

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La recensione Falene di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-12-27 00:00:00

COMMENTI (1)

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  • barbarius 18 anni fa Rispondi

    Credo che questo sia stato uno dei dischi migliori usciti nel 2004 e negli ultimi anni.
    Scoperto per caso, lentamente è riuscito a incantare.
    Davvero un peccato che resti qualcosa di poco conosciuto...