Kento & the Voodoo Brothers Da Sud 2016 - Rap, Blues, Alternativo

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Da sud molte cose si vedono con un'inclinazione particolare, Kento rappa il malessere della sua terra in un disco crossover che non ha nulla di anacronistico. Anzi.

Idee potenti e obbiettivi precisi, questo il mantra di Kento, che nel suo nuovo abum "Da Sud" mastica rap a mandibole serrate assieme a companatico di libertà e legalità che partono dal basso. Finanziato dall'omonima associazione antimafie DaSud, questo disco affronta tematiche serie come la discriminazine razziale ghettizzante, ll fascismo, l'immigrazione e il desiderio di uscire da un contesto opprimente, come in buona parte del sud Italia, ridotto a pezzi appunto dalle mafie.

La musica di Kento ha una grande potenza d'impatto, vuoi perché lo stile del suo rap vicino a Rancore e Co'Sang è deciso e incazzato anche quando sussurra, l'inflessione meridionale mette l'accento su ogni parola e la immerge nel contesto sudista che permea tutti i pezzi; vuoi perché le basi musicali di stampo blues, in cui si colgono virtuosismi e scratch mai superflui, sono pugni sbattuti sul tavolo, come facevano i Rage Against The Machine.

Il track by track sembra quello di un concept album sulla malavita, intesa letteralmente come male di vivere determinate situazioni che nelle terre corrotte dalla mafia ormai sono la normalità, e nel contempo la voglia di tanti di cambiare le cose. Marchio a fuoco sulla pelle, "Vengo da sud" è il biglietto da visita dell'intero disco, batteria tuonante, chitarra elettrica e organo si alternano a sottolineare le parole: "Il cuore di chi lotta è una bestia selvatica, sta stretto prigioniero nella gabbia toracica". Con "Ribelle" e "H.I.P. H.O.P." quel cuore si sprigiona in rabbia, si rompe il recinto di omertà, ed esce la voglia di libertà che attraverso le parole (il rap), si propaga e fortifica: saper usare la propria lingua è fondamentale per non abbassare il capo ("Lingua Madre").

Poi ci sono i racconti di storie vere, "Denise", ragazza che denunciò il padre boss della 'ndrangheta che uccise sua madre è struggente quasi quanto "Totò Speranza", altro brano dedicato a chi ha lottato, con la musica, contro le organizzazioni malavitose. Non meno reali sono "La barca" e "Il debito" (in cui si ascolta un testo recitato dall'attore di Gomorra Gianni Spezzano), brani che fotografano il fenomeno dell'immigrazione, altra pagina poco limpida del dolce e amaro sud. L'antifascista "Piazzale Loreto" e la moderna "Seta" completano un disco concentrato e teso, in cui la mistura di musica e parole è solida come cemento, la band che ruggisce alle spalle di Kento, The Voodoo Brothers, ha un groove non da poco e in ogni brano fa un gioco di omogeneità-originalità difficile da emulare.

Le molte collaborazioni che costellano "Da Sud", dai rapper Soulcè e Murubutu, alle voci di Carmine Torchia e Gianni Spezzano, lo scratch di dj Fuzzten, sono sono altro che valori aggiunti ad un già molto ricco bottino di spunti che questo lavoro contiene, un bel esempio di impegno sociale tradotto in musica. Avere obbiettivi precisi e idee potenti non serve a molto se non si possiede anche la capacità di convogliarli nella giusta maniera come fa Kento.

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La recensione Da Sud di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-02-23 00:00:00

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