Duprè La carovana 2016 - Cantautoriale, Indie, Folk

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La carovana Duprè in viaggio lungo una strada ai confini del mondo

C’è chi si esprime a suon di spacconate, chi scrive canzoni in modo plastificato e chi vive di trasgressioni. C’è chi ritiene che la vera rivoluzione consista nella pacatezza, chi cerca il silenzio, chi ride della vita ironizzandoci su. È un tempo strano il nostro, fatto di velocità, di segnali contraddittori, di estremizzazione tecnologica, nevrosi e fughe. Ognuno segue la sua strada, con o senza sogni. I Duprè scelgono la via del “giusto mezzo”: quella della riflessione placida dentro ad un ritmo vitale. Armata di tromba, sax, contrabbasso, ukulele, fisarmonia, “la carovana Duprè” cerca la sua strada in mezzo alle insidie del mondo, raccontando turbamenti e felicità inaspettate.

“Il malato immaginario” gioca con le sue paranoie e finisce per cadere vittima della nevrosi imperante. Colpito da un disturbo compulsivo, egli disinfetta continuamente corpo e anima da fobie relazionali che lo perseguitano, impastando melodie bluebeat che diventano soavi accordi di chitarra in “Mon ami”. Il concetto è chiaro: sentirsi ospiti di un mondo al contrario, in cui il disilluso sputa veleno e l’impunito non si arrende mai. E per chi ha l’anima un po’ retrò? Forse l’unica strategia è vestirsi con “carta di riso” e restare in silenzio di fronte alle insidie del mondo, preparando una rivoluzione interiore che sarà cambiamento coraggioso di vita.
Il jazz scandisce il tempo di questo mutamento e, a ritmo di swing, ricerca soluzioni melodico-esistenziali per i sognatori (“Maledetti Duprè”) che portano avanti passioni insoddisfatte e disilluse (“Colpa dei primi americani”) e pensieri malinconici che cercano risposta nelle stelle (“Certi pensieri fanno male”; “L’intramontabile”). Ma poi si abbandona la mestizia e ci si tuffa nuovamente nel ritmo di una nuova vita in cui la musica è felicità e appagamento (“Musicò”) e il mondo è “una strada ai confini del mondo”.
Alla fine del racconto c’è una verità evidente per tutti: la ricerca di se stessi in musica e parole. Se possa piacere o meno resta nel libero giudizio di ognuno di noi. Ma almeno prestiamo ascolto, prima di scappare via verso la propria strada ai confini di un mondo malato.

 

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La recensione La carovana di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-03-08 00:00:00

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