Un disco genuino e potente, a cui si riesce a perdonare anche un po' di ripetitività
Il nuovo album degli Ermes, dopo un ep pubblicato lo scorso anno, dura all’incirca venti minuti, venti minuti che tuttavia mettono benissimo in scena tutto ciò di cui sono capaci: un post hardcore eseguito con originalità, il tutto impreziosito dalla singolare copertina realizzata da Odio Design.
La prima traccia, dal titolo programmatico "Title Track", ha il pregio di inaugurare una scia (presente anche in altri brani) basata su una certa suspense la quale viene sciolta nel brano immediatamente successivo, creando così un piacevole e divertente effetto. In questo pezzo la voce del cantante, istintiva e a tratti isterica, la fa da padrone seguita da una batteria che non molla un colpo.
Altri brani degni di nota sono "Mindfuck The Musical", dove trascinante è la linea del basso che si imprime facilmente nella testa dell’ascoltatore, e "American Pizza", per le graffianti schitarrate che si agitano alla voce di Robert.
Sostanzialmente gli Ermes in questa produzione dimostrano grande personalità e professionalità, il che si dimostra nella forte e caratterizzante presenza degli strumenti che si amalgamano vicendevolmente pur mantenendo un loro elemento caratterizzante. Ciò fa sì che si crei un album molto potente, pur presentando in alcuni casi una certa ripetitività; difetto che però è subito offuscato dalla genuinità complessiva del progetto.
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La recensione Worst Case Scenario di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-01-04 00:00:00
COMMENTI (1)
Si gode!