Nu metal in inglese per gli italiani Artdisorder. Le coordinate sono da ricercarsi nelle vicinanze dell’attuale deriva emo di una parte del genere, sebbene non si sia alla svenevolezza da MTV o anche alla depressione terminale di certi ultimi Deftones. Sicuramente il genere non è nuovo, ma il quartetto lombardo lo affronta con buon cipiglio (e una buona produzione), tenendosi in equilibrio grazie ad una scrittura abbastanza dinamica dei brani.
Melodia, voce effettata, pezzi carichi comunque distanti dagli standard d’aggressione della Roadrunner, buon livello tecnico. Ma se è “Pio”, l’unico strumentale del disco, a convincermi maggiormente, qualcosa non va.
Il problema rimane infatti la prescindibilità della proposta. Gli Artidisorder, pur bravi, non sbracciano abbastanza nella folla. Le soluzioni adottate sono anche personali nell’insieme, ma non aggiungono tinte al quadro generale. E se la già citata “Pio” è proprio un bel brano, il resto si dimentica a stretto giro di boa. Consigliato solo agli appassionati del genere.
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La recensione Anoplogaster Cornuta di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-01-04 00:00:00
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