Dj Mesta selecta mixtape vol 1 2005 - Strumentale, Rap, Hip-Hop

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Onore al merito a Dj mesta, uno che letteralmente si sbatte da anni per la causa Hip Hop e per la sua diffusione in Italia. I meriti sono davvero tanti e coerentemente con la auto-celebrativa filosofia Hip-hop il nostro non manca di elencarli puntigliosamente nella biografia-agiografia di 38 pagine allegata al cd. Prendiamo atto e, una volta riconosciuta la sua autorità in merito, veniamo alla sua compilation, “ selecta mixtape volume 1 “.

Se da una parte diamo ancora merito al noto Dj di aver precorso i tempi e di essere stato tra i primi a importare questo tipo di supporto (il mixtape ovvero il fratello contemporaneo dell’ormai compianta “cassettina“ che si contrabbandava tra amici e musicisti, contenente in genere preziose rarità o brani dal vivo registrati abusivamente dagli stessi artisti o da fonici lungimiranti che se la rivendevano) dall’altra dobbiamo specificare che, dell’affascinante aurea underground del mixtape, Dj Mesta sfrutta solo il titolo, dato che il contenuto travisa totalmente la filosofia del supporto. Un po’ come avviene sempre nel mondo musicale ( hip-hop e non), non appena un progetto underground valica il confine in cui è relegato per diventare fenomeno mainstream, perde parte del suo fascino. Ed è proprio questo il gap in cui cade Dj Mesta nella sua selezione, con brani che definire commerciali è davvero poco.

Si parte con il tormentone estivo da Radio Dj “Resta Ancora“ dei conterranei Fish, Esa e Retnek e, a seguire, Lumidee, Elephant Man, Mr Vegas e altri nomi noti delle charts di mezzo mondo. Parliamoci chiaro, non che la compilation sia brutta, mixata senza criterio o musicalmente improponibile, piuttosto pecca di ovvietà e banalità. E’ lecito supporre che da un mixtape, anche se distribuito self e non retaggio di pochi fortunati, ci si possa aspettare qualche sforzo maggiore in termini di ricerca musicale e, perché no, di coraggio. L’impressione è che la compilation sia troppo ruffiana per accontentare palati esigenti e che Dj Mesta non abbia voluto rischiare quel tanto per conquistarsi le simpatie del pubblico più specializzato e attento, ammesso che sia nei suoi interessi. "Selecta Mixtape" risponde coerentemente alle esigenze del mercato, proponendoci in sequenza ciò che abitualmente sentiamo e vediamo in heavy rotation sui principali network musicali. Una compilation che avrebbe potuto compilare chiunque, assolutamente priva di personalità.

Ripeto, niente di sbagliato in tutto ciò, ma la dichiarazione di intenti lanciata da un titolo come “Mixtape”, per concezione intrinseca underground, ricercato,sotterraneo, e soprattutto da un selecta apprezzato come Mesta, inevitabilmente crea aspettative differenti. Attendiamo con ansia l’ipotetico volume due, immediatamente pronti a ricrederci. Per il resto la compilation scorre gradevole e adempie al suo scopo di riempipista costante. Finita l’eccitazione del ballo, non resta purtroppo nulla.

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La recensione selecta mixtape vol 1 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-01-07 00:00:00

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