MojomaticsA sweet mama gonna hoodoo me2006 - Rock'n'roll, Punk

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Dalla nebbia del brullo e per certi aspetti desolante Nord-est sbucano i Mojomatics, un duo garage-blues/folk che definire entusiasmante è ancora poco. Sarà il clima culturale decisamente amorfo dell’iper-produttivo distretto Veneto, sarà la nebbia che ti costringe a stare a casa a cazzeggiare, sarà quel che sarà, ma ancora una volta dal Veneto spunta un duo appositamente nato per valicare i confini regionali e addirittura nazionali. Sull’onda di altri “miracoli“ Veneti come One Dimensional man, Good Morning Boy, Elle, si collocano ora anche i Mojomatics che condividono con quest’ultimi non tanto le sonorità quanto l’attitudine esterofila e la strabiliante capacità di proporre un sound internazionale assolutamente credibile. Non saranno certo profeti in patria, e lo conferma la firma al debutto per la label tedesca Snatch! Sound ( la stessa di Fevers e Ghetto Ways ) che in fatto di Garage e Rock’n roll ha certamente qualcosa da dire. Ma veniamo a “ A sweet mama gonna Doo “ Lp di debutto discografico dei Mojomatics che suona ininterrottamente sul mio lettore da una settimana. 16 tracce confezionate in perfetto stile garage blues, con strabilianti guizzi nel folk e nel Rock’n roll, da fare letteralmente invida per verve compositiva e asprezza dei suoni a Jon Spencer Blues Explosion, Broken social Scene, The Hives e International Noise Cospiracy. In brani come “Swing for a Bad Day” e “Please Think about me” si sentono gli echi dei selvaggiStones prima maniera, ci sono gli Stooges e persino i Kinks e gran parte della storia del garage Rock, ci sono le divagazioni country folk di “My evil eye on you” e “The Letter” ( in cui sembra di sentire Joe Denver suonato dai Pavement), ci sono brani deliziosamente Sixites come Bad Mojo Stomp e altri che ben si collocano nel filone contemporaneo di Revival Rock promosso da Eagles of the Death Metal, Hives, Strokes e compagnia bella. Tutto il disco è caratterizzato da una magistrale produzione home-made dal timbro vintage-lo-fi che, a descapito dei mezzi utilizzati, riesce a rendere perfettamente l’idea e la filosofia del duo.Suoni graffianti e profondi, riff da delirio estatico e groove da ballo della quadriglia alcolica, The Mojomatics sono la perfetta colonna sonora per un film di Tarantino in chiave western, un manifesto programmatico di ciò che il Rock-blues dovrebbe essere, delicatamente strampalato, rumoroso e inspiegabilmente sexy. Il nuovo anno non poteva cominciare in modo migliore.

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La recensione A sweet mama gonna hoodoo me di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-01-07 00:00:00

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