Proprio quando scompare l'ultima luce, The Black Veils brillano ancora di più
L'inizio di "The Persistence of Memory", la prima canzone, è come un manifesto programmatico o, se si preferisce, un pugno dritto in pieno volto: The Black Veils sono un gruppo shoegaze potente e affilato, che non perde tempo in zuccherosi echi dream-pop ma che persegue una linea ben chiara, nella sua totale assenza di luce. Infatti è il colore nero a dominare le tinte del gruppo di Bologna come conferma del resto la terza traccia, "The Ghost Inside" la quale si connota come una sorta di viaggio attraverso le paure più recondite dell'essere umano, giocando con la doppiezza insita in tutti noi. "Dealing with Demons" (c'è bisogno di altre spiegazioni con un titolo così?) è perciò un album ben congeniato e ottimamente registrato presso i Lotostudio, di Ravenna.
Nonostante, come abbiamo sostenuto prima, le tinte e le direttrici dell'lp non cambino mai, l'album nel suo complesso è godibile e non annoia (quasi) mai, soprattutto perché The Black Veils paiono sempre maneggiare la materia con grande sicurezza: ora nel bel video che accompagna la canzone che dà il titolo all'intero album ora in "The Wicker Man", la penultima traccia, pezzo raffinato ed elegante che si inserisce bene nell'economia generale del disco. Insomma senza scomodare i viaggi nell'oltretomba, The Black Veils giocano e scherzano col buio: l'importante è, ogni tanto, uscire fuori a rivedere le stelle altrimenti si rischia di diventare ciechi e, soprattutto, monotoni.
---
La recensione Dealing with Demons di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-05-09 00:00:00
COMMENTI