Interessante lavoro che rivisita i canoni della tradizione musicale USA
C’è una grande passione per il blues, per il country, per il jazz delle origini e per la musica americana in genere, soprattutto quella nera. C’è anche, in questo gradevolissimo nuovo disco del gruppo toscano Betta Blues Society, costituitosi in quel di Pisa nel 2009, una grande propensione per l’intrattenimento e un'attenzione particolare per coloro che amano la musica tradizionale degli States.
"Let Them Out", questo il titolo del lavoro, è il terzo disco dei BBS, ensemble la cui formazione attuale è composta da Lorenzo Marianelli (dobro, ukulele e cori), Elisabetta Maulo (voce, kazoo, washboard, ukulele), Fabrizio Balest (contrabbasso, cori), Pietro Borsò (percussioni, cori). Degli undici brani dell’album ben dieci sono originali, il che la dice lunga sull’impegno profuso dal gruppo nella rivisitazione delle sonorità e del songwriting popolare statunitense; ai testi, tutti in lingua inglese peraltro, il gruppo affida il racconto delle proprie vicissitudini esistenziali quotidiane.
Spicca preminente, tra i solchi, l’utilizzo di strumenti tipici della tradizione musicale americana (oltre a quelli già citati, la tavolozza timbrica è davvero ampia, grazie anche al contributo di un drappello di musicisti ospiti), che contribuisce a rendere ancora più convincenti le atmosfere e le sonorità dei diversi brani. Risaltano, oltre alla bella voce di Elisabetta Maulo, i brani "I’m waking up", da cui è stato tratto uno spiritoso videoclip, e "I can’t speak", una canzone certamente più vicina al folk bianco che presenta immancabilmente anche inequivocabili venature blues. Consigliato agli estimatori di un genere che oggi più che mai gode di un grande seguito.
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La recensione Let Them Out di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-02-10 00:00:00
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