Lampreda Lampreda №0 2016 - Sperimentale, Noise, Afro

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A Lampreda basta solo una batteria per creare un intrigante cortocircuito tra sperimentale, noise e ritmi tribali.

Devo ammettere che l’album d’esordio di Lampreda, moniker dietro cui si cela il fiorentino Simone Vassallo, è stato capace di incuriosirmi ancora prima dell’ascolto effettivo. Galeotta fu la descrizione del disco, in cui si sottolinea come il progetto sia frutto di “sperimentazioni sull’elettrificazione della batteria, per ampliare spettro sonoro e capacità espressive dello strumento”. Di fatto, “Lampreda №0” sfida il concetto stesso di batteria, concentrandosi sulle “vibrazioni prodotte da fusti e piatti, filtrate in presa diretta attraverso un mixer analogico e diffuse dai coni di un amplificatore rotto”.

La buona notizia è che, al di là delle belle parole di presentazione, non ci troviamo di fronte a un mattone inascoltabile e infinito, riservato ai soli feticisti dello strumento. “Lampreda №0” è un cinque tracce snello e dinamico, capace di smorzare la sperimentale col noise e i ritmi tribali e – che ci crediate o meno – funziona bene anche solo con la batteria.

Se “Il salto della Quaglia” è il vero e proprio rito di iniziazione dell’album, in cui si comincia gradualmente a realizzare che dietro quei suoni distorti non si cela una chitarra, ma appunto un unico strumento, è con “La fiesta del Caracòl” che le invocate doti soliste della drum cominciano effettivamente a venire allo scoperto: qui beat afro sembrano venir fuori da uno scantinato sudicio in un cortocircuito che, in fin dei conti, regge a dovere. Dopo l’esplosione rumorosa di “Hangover with Porcellana”, il disco incontra la sua parabola discendente, scivolando lentamente verso sonorità più cupe. “La legge del Taglione” saluta l’ascoltatore con angoscia, chiudendo il numero zero di Lampreda tra suoni metallici e una processione di solenni percussioni.

Anche se l’album non raggiunge mai particolari picchi d’eccellenza, l’esperimento intriga e potrebbe rivelarsi un ottimo punto di partenza per una ricerca più organica e dettagliata. Le basi ci sono e non suonano affatto male, ma un pizzico di stile in più certo non guasterebbe.

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La recensione Lampreda №0 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-03-15 00:00:00

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