I LAGS hanno fatto una magica audiocassetta, una di quelle cose misteriose che stanno rispuntando proprio quando le avevate buttate via tutte. In questa audiocassetta ci hanno messo 4 canzoni e nessun inedito. Si tratta di tre versioni acustiche di tre brani del loro disco "Pilot" (che ormai ha praticamente due anni), due delle quali registrate in studio, una dal vivo a Torino, e di una cover dei Fugazi.
L'EP non risulta un tentativo di non farsi dimenticare rifacendo il fattibile, ma funziona principalmente per due semplici motivi: innanzitutto già i brani in "Pilot" erano forti, e le reinterpretazioni hanno senso quando reinterpreti un piccolo o grande classico, pregio che brani come "War Was Over" hanno; inoltre i pezzi sono pensati tutti bene bene. In acustico è tutto più a portata di mano, si sente tutto, e il rischio di non inventarsi nulla è più alto... questi brani invece sono arrangiati a puntino, con pochi suoni puntuali.
Non c'era bisogno di dimostrare che i LAGS fossero bravi musicisti, c'era semplicemente da ribadire un concetto che si trova perfettamente a suo agio anche in questo contesto acustico. Il punk trentenne suonato dai LAGS brucia ancora, a tratti forse suona vecchiotto, ma non ha bisogno di strizzare l'occhio a nessun adolescente, perché sta in piedi di suo. Come "I'm So Tired", probabilmente il classico per eccellenza, che in questi giorni unisce (guarda caso con due sonorità opposte) i LAGS ai più sbarbati e attenzionati Gomma.
Quello che passa è che non è vero un cazzo che certe cose le devi fare a certe età, a diciotto a trentaquattro e a settantatre anni se c'è da chiedere qualcosa che venga tutto fuori, il come e il dove seguiranno.
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