Quattro canzoni che, anche se ben prodotte, fanno fatica ad uscire dall'anonimato
Un disco senza troppe pretese quello dei Greedo, i quali, con il loro ep intitolato “Chronicles of Greedo”, offrono quattro tracce abbastanza scontate, anche se ben prodotte.
L’ep, lungo a malapena una decina di minuti, presenta candidamente lo stesso format della più classica e in parte inflazionata opera punk; si tratta infatti di quattro canzoni che schematicamente presentano lo stesso sviluppo e la stessa struttura, adatte forse a un pogo spinto e sudato, ma che in realtà non riescono a imprimersi nella testa dell’ascoltatore, nonostante, come prima premesso, l’ottima produzione che amalgama bene gli elementi presenti nella band.
L’unico brano degno di nota presente nel lotto è “The Best Ungrateful”, il quale si discosta maggiormente dall’approccio presente nel resto dell’ep che fatica a uscire dall’anonimato rischiando di lasciare nella quasi totale indifferenza l’ascoltatore, un po’ come il ruolo, ironia della sorte, del loro omonimo extraterrestre in Guerre Stellari.
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La recensione The Chronicles of Greedo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-07-24 00:00:00
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