Il gruppo foggiano Il Giunto di Cardàno torna con “Kadìma”, un nuovo album psichedelico e sperimentale da cui partire per poter andare “Avanti”.
Echi e distorsioni, delay e testi riflessivi: i foggiani Il Giunto di Cardàno tornano con "Kadìma", un nuovo album psichedelico, introspettivo, sperimentale. Uno sguardo all'interno di se stessi, dei nostri comportamenti e delle nostre emozioni di fronte ad una scelta da fare, una porta da aprire.
Dal mistero e il noise dal sapore quasi esoterico della intro strumentale ai ritmi accattivanti di "Yez!", pezzo sporco e distorto che rimanda ai Verdena dei primi tempi, dal "pop" e le sonorità ovattate di "Bacio di Giuda" e lo space rock della title track: "Kadìma" si muove tra atmosfere cosmiche e psichedelie attraversate da una forte vena elettrica e coperte da un velo di ruggine. Il tutto forma un muro compatto di suoni, nel quale serpeggia delicata ma allo stesso tempo pungente la voce di Giuseppe Colangelo.
Synth avvolgenti che incontrano chitarre rabbiose, che insieme formano una resistente rete di ferro dalle corde diverse e variegate, ma forti e ben coese tra di loro.
Stoner e post-rock legati in un nodo stretto, con un pizzico di shoegaze, sintetizzatori vagamente new wave: un viaggio che tocca vari aspetti e sfaccettature della musica rock, dai lati più dolci e nebulosi ai lati più aspri e roventi.
La scoperta di una personalità musicale che diventa la metafora esatta di un'altra scoperta, quella dentro di noi, delle nostre capacità e dei nostri atteggiamenti nei confronti di un cambiamento.
Un lavoro mutevole, cangiante, ma in qualche modo fermo e massiccio, come la natura umana. Idee chiare, basi solide sulle quali costruire, dalle quali cominciare per andare "Kadìma", "Avanti".
---
La recensione KADÌMA di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-02-28 00:00:00
COMMENTI (1)
Ascoltati live al Bobby's di San Giacomo degli Schiavoni (CB) e subito comprato il Cd. Validi, simpatici, umili. Dal vivo sono coinvolgenti.