Mandragora Dietilamide Vintage In Lana Di Vetro 2004 - Lo-Fi, Noise, Alternativo

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Disco edito dalla Stonature Records, titolo che abbina la lana di vetro ad una dietilamide in odore di Leary, copertina a cura di Mirko Spino (Wallace Records). Già sai cosa aspettarti dai Mandragora. Rock, noise, la biografia dei Sonic Youth recitata in una traccia (“The history shown”) non fa che rimarcare la cosa, delineare un’appartenenza. Giusto la leggera deviazione industrial ambient di “RCK76” evoca nomi diversi (addirittura mi è venuto in mente un vecchio pezzo dei Three Studies For A Crucifixion).

Al termine dell’ennesimo ascolto, allo sfumare della strumentale “X-Stop”, dieci minuti ad epitaffio del disco, si tirano le somme. Questo “Dietilamide vintage in lana di vetro” in sé non è mal realizzato, tuttavia non convince. Innanzitutto la voce femminile di Diamante non regge (in “Familiares” ha rievocato in me i fantasmi di un certo Alessio Bonomo, la cui esibizione sanremese di qualche anno fa ero quasi riuscito a rimuovere). I brani, poi, faticano nel reggersi in piedi da soli, si perdono nel business as usual, in giri stanchi, dinamiche in stasi.

C’è ancora da lavorare, quindi, per raggiungere l’obiettivo.

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La recensione Dietilamide Vintage In Lana Di Vetro di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-01-31 00:00:00

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