Odio L'Estate 2017 - Cantautoriale, Indie, Acustico

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Un ep piacevole da ascoltare, un buon esordio vicino al cantautorato più classico, un giusto connubio tra momenti più spensierati e altri più intimi.

Come insegna il famoso proverbio, l’abito non fa il monaco. Infatti “L’Estate” de L’Odio non è quello che ci si aspetta, ed è facile farsi ingannare dal nome del trio.
Questo primo lavoro discografico contiene cinque belle storie sincere e profonde, lontane anni luce dall'odio richiamato nel nome.
L'Odio racconta storie quotidiane ma che celano un significato più profondo. Così “Villeggianti” racconta di una giornata al mare: la partenza, il sole, l’acqua calda come un brodo, la crema solare, i bambini che giocano e i gabbiani, che in volo, osservano chi sta trascorrendo un periodo di svago. Il racconto di una domenica cela il messaggio del riconoscimento dell'omologazione delle persone, dove spesso si assistono a pessimi comportamenti.
Le tracce “Castelli di sabbia” e “Vorrei essere al porto” hanno come tema fondamentale l’amore. Interessante l'idea di creare dei suoni onomatopeici con la chitarra che alludono ai rumori del porto, nella seconda.
“Capitano, mio Capitano” parla di un amico che non c'è più, usando la metafora di un viaggio in barca terminato. Infine, “Cosa rimane” è una riflessione, pone alcune domande sulle scelte che si prendono, sul mondo, su se stessi.
Un ep piacevole da ascoltare, un buon esordio vicino al cantautorato più classico, un giusto connubio tra momenti più spensierati e altri più intimi.

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La recensione L'Estate di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-04-10 00:00:00

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