Dal nome del gruppo e dal titolo del cd si capisce già a cosa si va incontro infilando il disco nello stereo. Non credo che ci fosse bisogno di questa ennesima prova di punk skanzonato e skalcinato (pieno di k, come la regola esige); nulla di personale contro i Punk Hard Discount che possono ben essere i nuovi paladini di questo genere che da tempo vivacchia nel sottobosco underground. Ma cos’è cambiato in questi anni?
Non so se l’inizio della nuova ondata punk sia coincisa con la popolarità che i californiani Offspring ebbero nel 1994 grazie al loro “Smash”, ma so che in Italia è da una decina di anni che queste cose sono proposte e riproposte in una infinità di copie sbiadite. Sarebbero bastati i Punkreas e pochi altri. Forse un po’ di contaminazione potrebbe ravvivare il genere, ridargli la freschezza perduta.
I cinque marchigiani Punk Hard Discount si cimentano in tre pezzi: “Plastiska”, la title track, “Dubbi” e “Milingo”. Ci possiamo trovare tanto “tiro”, ci troviamo l’energia di chi ci crede davvero: può essere una cosa bella. C’è poi la voglia di divertirsi con le canzoni: fa sempre piacere. Infine i soliti ingessati cliché (francamente non se ne può più) e il grazioso coretto dell’ultima traccia (ho ascoltato undici minuti per qualcosina!).
Chi, come me, è provato dai prodotti in serie riceverà da “Plastiska” un’ennesima delusione; ma chi vive per il nu punk-ska troverà nei Punk Hard Discount la sicurezza di non sentirsi tradito.
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La recensione Plastiska di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-02-08 00:00:00
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