Storie vivide e un modo di raccontarle personalissimo sono gli ingredienti di questo disco.
Quella di Soulcè e Teddy Nuvolari è un rap che nel tempo si è fatto riconoscere per alcune precise scelte stilistiche: beat minimali ma con un certo groove, arrangiamenti interessanti e una scrittura precisa, non scontata. In questo senso, "Soundtrack" è una conferma delle doti dei due. Il disco è fatto per degli ascoltatori attenti, dedicati, pronti ad ascoltare quanto Soulcè ha da dire, non proprio un ascolto facile.
C'è una certa varietà d'intenzioni, non mancano pezzi introspettivi o d'amore come non sono assenti brani più autocelebrativi come non mancano vere e proprie rappate alternate a toni intimi vicini allo spoken, ma una cosa si nota subito: Soulcè riesce molto meglio nel mostrarsi umano (in "Supererò(i)" con Shorty, ad esempio) che rapper coatto, duro e puro come fa in "il tuo rapper preferito". Prova perfetta di quanto detto è "Un piccolo fastidio", brano che segue proprio "il tuo rapper preferito" ed è diametralmente opposta a questa, soprattutto nell'interpretazione.
A proposito, l'interpretazione è forse tra i tratti più interessanti di Soulcè: la carriera parallela e principale che egli ha da attore sicuramente influenza il modo in cui scandisce, interpreta, recita le strofe. Un approccio personale che sta pian piano affinandosi tra il parlato e il cantato e che suona effettivamente personale, non stereotipato. Attenzione però, perché nonostante questo qualcosa che non va c'è: l'ironia di "Sono un poeta, anche se scrivo coi piedi" non è accompagnata, ad esempio, da una delivery adeguato. Così l'autocelebrativo da ironico risulta grottesco e, alla lunga, questo modo di esprimersi può risultare monotono e stancante.
Nonostante questo, il connubio strofe-produzioni è davvero ben calibrato e l'approccio funziona: ecco allora che è facile, ad esempio, farsi accompagnare dal ritmo sostenuto di "Tergicristalli", mentre viene descritta la storia d'amore di questi due chiusi in un auto, in un parcheggio, durante un temporale. Storie vivide e un modo di raccontarle personalissimo sono gli ingredienti di questo disco.
---
La recensione Soundtrack di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-06-05 00:00:00
COMMENTI