I Versus nascono nel giugno 2004 dalle ceneri dei Mediafedeltà . La line up è quella classica di ogni rock band: voce, chitarra, basso e batteria. Forse, a differenza di altri gruppi, si trovano a scontrarsi con l’assenza di strutture per crescere musicalmente: siamo ad Agrigento, sulla costa siciliana.
I Versus hanno inciso le loro prime cinque tracce di rock “poco alternativo” - a loro detta- non esente da soluzioni melodiche accattivanti – dico io.
Per definirli farei riferimento ai primi Timoria (quelli con Renga al microfono), ma qui la chitarra di Davide segue la meritevole voce di Antonio con un suono più heavy rispetto quella dei rockettari lombardi. Il timido basso si perde troppo spesso tra i suoni e lascia alla batteria ogni definizione di battuta.
"Senza peso", "Canto di Banshee", "Meccaniche", "Senza se" ed "Empatia" sono pezzi che scivolano sul lettore dando la netta impressione che i ragazzi sappiano scrivere musica invitante, ma che sarebbe necessario un orecchio esperto per conferirle qualcosa di più: un suono pulito e pieno che valorizzi le loro idee.
"Canto di Banshee" e "Empatia" sono gli episodi più riusciti: il primo è una canzone velata dalla malinconia, ma comunque aggressiva, con un testo visionario che non lascia spazio ai luoghi comuni; il secondo conclude allegramente il demo con dei riff chitarristici giocosi, mutuati dal rock’n’roll, ed una descrizione simpatica di ciò che significa l’assorbire l’umore altrui: “Empatia sento ciò che ti spaventa/ Tremo anch’io, è alterata la coscienza/ Empatia se ti vedo più felice/ Rido anch’io cosa che mi contraddice”.
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