Lo ZOO di Berlino DIAL POP 2017 - Progressive, Post-Rock, Pop rock

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Howie B e gli anni ’70 spiegati alle masse dallo Zoo di Berlino. Che anticipano il loro prossimo album.

Un EP di trenta minuti o poco più. Quanto basta per racchiudere al suo interno alcuni piccoli gioielli. Come se “Dial Pop” fosse uno scrigno ricco di sorprese.
Riassunto della puntata precedente: Lo Zoo di Berlino, lo scorso anno, pubblica “Rizoma-Elements”, un disco pieno di bella roba in equilibrio tra prog, post-rock e math. Lì in mezzo c’è “Su.Sy”, il singolo che rispunta proprio tra i solchi di “Dial Pop”. In due versioni. Una catturata live, sul palco sul palco del Planet Rock di Roma e poi una sorpresa: il punto di vista di Howie B, che fa sua “Su.Sy” ricorrendo all’elettronica, spalmandola in un contesto da clubbing. Applausi. Anche per tutto il resto. Che si concretizza con un altro live, “MOG”, impacchettato e regalato a “Stereonotte”, e un paio di cover: “L’elefante bianco” degli Area, con ospite Patrizio Fariselli al piano, e “L’ammonimento 2.0” del Rovescio della Medaglia, storica band progressive risorta delle ceneri, almeno in parte, grazie alla presenza di Pino Ballarini alla voce e di Enzo Vita alla chitarra. Reinterpretazioni – riuscitissime, niente da dire – che anticipano le prossime mosse della band marchigiana. Pronta a tornare con un disco sulla lunga distanza dal titolo “Pops!”: nient’altro che un tributo al rock tricolore degli anni ’70. Le anticipazioni di “Dial Pop” sono quantomeno tranquillizzanti. Per non dire incoraggianti.

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La recensione DIAL POP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-06-20 00:00:00

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