I L.E.D. esordiscono con "L'Irriverente": 5 brani che galleggiano tra rock ed elettronica, con forti riferimenti cantautorali.
“L’Irriverente” è il titolo affidato all’ep d’esordio dei L.E.D., trio pavese che si forma nel 2015 dall’incontro tra Max Tordini (già voce di Miura e Mesas) e Marco Mangone (chitarra ne La Nuit). Chitarre sature che restano sempre un passo indietro, elettronica misurata e sessioni ritmiche incisive, ma delicate: tutto il disco sembra fare spazio ai testi e alle melodie della voce, che a volte risultano monotone (“Naoki”), altre estremamente incisive (“Curami”, e “Prima Tv”).
Profonda cura dei suoni e buon gusto nell’utilizzo dei fiati contraddistinguono questo ep, prodotto da Fabio Capalbo e Francesco Capasso, registrato e mixato nello studio Laroom Vigevano da Davide Tessari. La voce estremamente presente, a volte forse troppo, di Max Tordini riesce a colorare ogni brano in maniera differente, con rochi echi di rock progressivo e aperture post rock, fino a sfiorare il pop, senza mai però far scadere la qualità. Non degno di nota, invece, “Tangenziale”, l’esperimento tutto strumentale che conclude il disco, di cui non si capisce l’intento e che va forse a vanificare la tensione emotiva della precedente “Prima TV”.
Testi crudi e densi che raccontano di lutto, di disumana umanità, di vita e d'amore. Brani decisamente considerevoli sono "9.30" e "Curami", che mostrano il volto migliore e maggiormente ispirato di questa band.
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La recensione L'IRRIVERENTE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-05-16 00:00:00
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