Una rock band con tantissima energia, ma il meglio è tutto nelle ballad
Dopo "Sagome" del 2014, Gli Umani tornano in studio per produrre il nuovo disco intitolato "Chaos" e per tentare di dare una sterzata definitiva al loro promettente alternative rock a stelle e strisce. Il risultato non prende distanze eccessive dal disco precedente, anzi, diciamo che è una conferma di quelli che sono i capisaldi di questa band: tanta energia, riffoni, powerchord e una linea vocale abbastanza sporca e di pancia.
L'apertura con i brani "Terra" e "Anima nera" non è esattamente quella del disco della vita, la situazione migliora quando andiamo un po' più avanti con l'ascolto e troviamo "Umani", un pezzo ben strutturato e con un ritornello parecchio orecchiabile. "Superluna" è il classico brano dove la band prova ad osare qualcosa di più, puro rock'n roll con una batteria molto Led Zeppelin, quasi prog, cambi di intensità e di tempo frequenti, ma sembra manchi qualcosa per essere apprezzato davvero. Con il brano dai toni dark intitolato "Buio" la band sembra invece trovare la sua dimensione pressoché perfetta, il piano accompagna una ballad dall'atmosfera leggera e con una linea vocale più pulita ma molto più efficace e carismatica. Il disco riprende poi i binari consueti fino ad arrivare a "Ruggine", brano conclusivo che alza decisamente l'asticella di tutto il lavoro, una ballad che racchiude un po' tutto il meglio a livello melodico, compositivo e testuale di una band che prova a fare un buon rock, di quelli come li si faceva una volta, ma con qualcosina da aggiustare.
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La recensione Chaos di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-06-01 00:00:00
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