Un disco di qualità per i d'timed
Un arpeggio dolce e soffuso, leggero, quasi impercettibile apre questo "d'timed", rotto solamente dall'entrata prima della voce di Amandine Gontier, disillusa e accattivante, e della sezione ritmica dei fratelli Mola poi, che regalano al pezzo il suo mood definitivo, rabbioso e grintoso. Questo omonimo lavoro della band valdostana nasconde molte facce e molte realtà dentro un unico cuore.
"Endless" inizia come pezzo a metà fra le L7 e gli Evanescence. Sicuramente la presenza forte degli anni '90 si impone dalle primissime battute di questo lavoro che trova le sue radici fra le sonorità di questa decade. Bellissima la centrale "Crush" che anche se mantiene forti le caratteristiche alternative, ha una profondità unica che la rende la perla di questo lavoro dove la parte acustica convive benissimo con la parte più distorta e dove la voce di Gontier da' sicuramente la sua interpretazione migliore. Degna di nota anche la conclusiva "Harmless" più introspettiva e irrequieta rispetto alle altre tracce, è la giusta asticella di chiusura per questo lavoro. Un disco nel quale, come accennato sopra, la scena della seconda metà degli anni '90 è sicuramente la protagonista; dove le influenze più che chiare di gruppi come Smashing Pumpking, Garbage ma più in generale dalla scena pop di quelli anni, il gruppo valdostano è stato bravo a riuscire a scrivere pezzi tutti particolari e di facile ascolto. Consigliatissimo per ogni amante del genere che lo troverà sicuramente bello e si ritroverà a metterlo su anche più volte nella stessa giornata, è un lavoro destinato ad arrivare soprattutto alle orecchie allenate; difficilmente ascoltabile da tutti i tipi di ascoltatore rimane comunque sicuramente un disco di qualità e di spessore da vedere magari come trampolino di lancio per lavori futuri fatti ancora meglio.
---
La recensione d'timed di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-06-01 00:00:00
COMMENTI