“Dettagli cromatici” racconta la storia dell’uomo comune, il barcamenarsi nella vita tra preoccupazioni e turbamenti fino a raggiungere l’equilibrio nella tranquillità della provincia
Quando penso a Seregno penso al passante ferroviario. Alla voce metallica e robotica di Trenord che annuncia le fermate con l’angoscia del ritardo sempre in agguato. Di certo non penso a una ridente cittadina animata da fermento artistico culturale e fonte di ispirazione musicale.
E invece Dilo è di Seregno, fa musica e lo fa da una vita. E la sua ispirazione, dopo anni di militanza in diverse band, l’ha trovata ripartendo da sé e dall’urgenza di esprimere e comunicare il proprio vissuto in un primo ep solista e autoprodotto. Niente fronzoli e niente esagerate ostentazioni per Dilo: un ep essenziale, pulito e sobrio. Suono e voce sono sempre precisi e curati per restituire all’ascoltatore un’atmosfera intima ma non esclusiva, minimale ma non ostile.
Dilo mette in scena le proprie incertezze e inquietudini in maniera onesta e naturale, paradossalmente trasferite con un cantato sereno e tranquillo. Come lui stesso ci dice in "Dettagli cromatici" "si allena nella parte di sopravvivere" e l’espressione stessa delle sue emozioni sembra essergli d’aiuto anche se questa sua apparente rilassatezza fa trasparire un pizzico di rassegnazione.
In sole cinque tracce Dilo ci racconta diverse storie: a partire dalla sua personale costellata da incertezze e paure, passando per quella di amori perduti incastrati in convenzioni sociali, parole non dette e scelte recriminabili, arrivando alla spiacevole situazione italiana post-crisi minacciata da spread, vulnerabilità e stenti. Le storie di Dilo sono le storie dell’uomo comune, le sue emozioni sono le stesse che ciascuno di noi in diverse fasi della propria vita ha provato e le modalità di comunicazione sono quelle semplici, chiare senza virtuosismi o infiorettature né musicali né poetiche. Un ep elementare e misurato che dimostra la padronanza e l’esperienza di Dilo. Attenzione ad un unico rischio: passare inosservato, come la fermata di Seregno del passante ferroviario.
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La recensione Dettagli cromatici di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-05-04 00:00:00
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