Un ep di sostanza e contenuto (lessicale e musicale) di ottima fattura: ecco il Modo giusto per fare musica
Nel mare magnum della musica odierna, nel mondo del rap che ormai è pop e nel pop che ormai è rap (vi serve qualche nome? dai che lo sapete già), ci sono anche delle piccole cose al riparo da qualsiasi influenza e anzi piuttosto sperimentali, che viaggiano su binari isolati.
Questo è il caso dell’EP “Mentre sali”, un lavoro di Modo, trevigiano classe '88, in cui quattro brani mostrano pressoché la stessa linea strutturale - ritornello cantato e melodico dove prevale la forza della base, versus strofe in cui è la stessa voce a diventare strumento musicale che va a riempire la produzione, tendenzialmente più spoglia.
Colpisce la forza della scrittura: si percepisce lo studio meticoloso delle parole e del vocabolario, messi insieme con la potenzialità dell’assonanza e della consonanza dei termini, il tutto in perfetto equilibrio metrico. Come se non bastasse, la capacità di costruzione dei testi di Modo si unisce agli argomenti che vanno sì a toccare classicità del genere (introspezione, confronto con l’altro, tirare le somme sulla propria vita), ma che sfiorano anche temi critici come l’ambiente o la religione (come in “Dov’è”), che in un EP così intimo sembra quasi un appello nascosto e un messaggio per migliorare a partire da noi stessi.
Vale la pena l’ascolto e sicuramente l’attesa di altro materiale di qualità in un prossimo futuro (dovrebbe uscire presto un album ufficiale prodotto da James Cella di JFK Music...).
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La recensione Mentre Sali di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-07-28 00:00:00
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