Per un disco come questo "No Love Is Sorrow", The Child Of A Creek deve averci pensato un bel po' di tempo. Non pare esserci altra spiegazione possibile di fronte a sei brani dalla durata di circa otto minuti tutti quanti profondamente arrangiati, studiati e cesellati da una sola persona. Con un ventaglio di strumenti molto variegato (si passa dai sintetizzatori al pianoforte, dal piano elettrico all'organo, con aggiunte di oboe, santoor, koto e chi ne ha più ne metta). Pezzi strumentali certo, forse, anzi sicuramente non digeribili in maniera rapida e veloce (tuttavia l'ambient nella sua totalità e in ogni sua più recondita sfaccettatura non è, diciamocelo pure genere da canticchiare sotto la doccia giusto?) ma che racchiudono, se non altro, un pregevole sforzo intellettuale se non, artistico in senso lato. E cosi canzoni come "Echoes and Sin" o "Shimmering" passano l'una dopo l'altra: su tutti domina il piano ma le tinte, l'abbiamo già detto, sono multiple e molto sfumate.
The Child of A Creek ha un sacco di idee e sogni, molti dei quali realizzati in questo album: ora il passo successivo è di condividerli con qualcuno, di aprirsi all'altro per ricevere anche dei no. Uno costruttivo vale sempre di più di un sì auto-riferito giusto?
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