Chicken Production Mezzimarinai 2017 - Pop, Alternativo, Ritmi

Mezzimarinai precedente precedente

I Chicken Production sono la via del basso Lazio alla musica Mediterranea, e anche se il loro terzo lavoro non stupisce mantiene alta la bandiera

Siamo ormai più che abituati al folk/world/reggae che butta un occhio al rock e uno ai suoni e alle culture del Mediterraneo viste attraverso la lente della musica popolare italiana e meridionale in particolare, così come a una generale rivalutazione della musica del Sud Italia; in questo scenario, però, sembra a volte che il meridione sia costituito esclusivamente da Napoli e provincia, dal Salento, da qualche zona della Sicilia. E in tutto il resto della parte parte bassa dello stivale cosa c’è?
Per esempio, nella parte superiore di questa porzione di Italia c’è Terracina e da Terracina vengono i Chicken Production e la loro musica, cantata quasi esclusivamente nel dialetto di questa terra, una lingua che, come si può immaginare anche solo guardando la cartina, può essere descritta da profano a profano come un incrocio fra napoletano, abbruzzese e ciociaro.
Incorniciato dalla bella copertina a tema marinaresco, “Mezzimarinai” è il terzo lavoro dei Chicken Production, il primo che contiene anche un paio di brani cantati in italiano. Sgombriamo subito il campo: la formula è proprio quella che potete immaginare se non siete completamente a digiuno di quella corrente che, a conti fatti, è stata una delle più floride nel nostro paese a cavallo fra la fine del secolo scorso e l’ultima decade del nuovo.

Una gamba nella folk meridionale, una in un rock leggero e orecchiabile, e su queste solide basi c’è spazio poi per tutto quello che può dire la fantasia, dalle spruzzate di elettronica alle incursioni nel calypso passando per i ritmi in levare. Quindi se quel mood un po’ fricchettone vi ha stancato perché con i ricordi del campeggio in Salento non volete averci più nulla a che fare, forse vi conviene girare al largo o maneggiare con cautela in cerca di un eventuale ritorno di fiamma. Per gli altri, “Mezzimarinai” ha diverse cose da offrire: innanzitutto le sonorità di un dialetto che suonerà nuovo alle orecchie dei più, anche se abbastanza accostabile ad altri più frequenti in musica (e quindi perlopiù comprensibile), e poi un’abbastanza nutrita tavolozza di atmosfere: ci sono i momenti prevalentemente acustici (“Ohi Mà”), quelli più spinti, il rock agrodolce (“Lucilla”, “N’ata vota”), i passaggi più spensierati a base di ritmi in levare o simil caraibici (“Orme”, “Ess’le botte”). Spiccano sulle dieci tracce l’iniziale “Habibi” e “Marcè e Lucià”, due brani che costruiscono un buon pathos grazien a melodie accattivanti. Forse, nel complesso, il lavoro avrebbe giovato di un po’ di “botta” in più, con qualche brano più vivace o grintoso, ma risulta comunque perfettamente godibile grazie a una durata non eccessiva e, soprattutto, segna un passo in avanti nel percorso di crescita del gruppo rispetto ai lavori precedenti. Quindi insomma, avanti col prossimo.

---
La recensione Mezzimarinai di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-06-07 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia