Vagando tra Nirvana (“Peristalsi”), i compaesani Afterhours (“Cascando”, bello il violoncello… molto fascinoso) e suoni di matrice grunge o di sonicyouthiana memoria forse marleniana, Santo Niente e Verdena, un pizzico di Alice in Chains, i Codeina non sono certo una ventata di novità. Suoni maneggiati e rimaneggiati, con quello stampo di già sentito. E la lista delle band fotocopie si infittisce. Ma forse è naturale che quando certi gruppi ti piacciono così tanto, finisci per esserne inevitabilmente risucchiato, anche se una tua direzione puoi sempre prenderla. Belli tosti, grintosi, rabbiosi, melodie ruvide e carine, ma…. mi ricorda qualcuno. Quando la somiglianza diventa ingombrante, cercate almeno di essere poco prevedibili. Anche se poi le canzoncine ronzano in testa dopo il primo ascolto. Carina e struggente “Buono odore”, con un sound ruvido e corposo e anche “Soffoco”. Rumori, sonorità cupe, grida isteriche (a volte troppo), chitarre sporche. Non sarebbe male se si riuscisse a sentire anche un poco meglio. La registrazione è infatti mediocre e rende poco distinguibili i suoni.
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La recensione Cotidie Morimur di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-03-01 00:00:00
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