Progetto che fa ben sperare in vista di una prova ben più impegnativa di questa.
Things I imagined, cose che ho immaginato, è soltanto una parentesi del titolo "Astral Message", terzo brano dell'ep "Hard Times and View Points"; una parentesi però importantissima e che senza scomodare citazioni famosissime di un autore come Grossman, descrive se stesso e il proprio lavoro in una frase sola che non lascia certo adito a dubbi: sono infatti sognanti, spesso lente, le atmosfere di questo ep, uno dei primi lavori di DayKoda, giovane ventunenne bresciano di stanza a Milano.
Dicevamo delle parentesi ed effettivamente ogni brano di questo ep svolge un lavoro simile a queste. Se è vero che dentro le parentesi vi è la descrizione dell'intero lavoro, è pur vero che questo, com'è ovvio che sia, è stato ispirato proprio dal mondo, quello in cui vi è tutto ciò che accade e a cui DayKoda guarda, preoccupato, come da diverse finestre. Non è così difficile immaginare infatti un ventunenne fumare e rilassarsi mentre ascolta "John Collins" prima di uscire a bere del gin sui Navigli, proprio come viene naturale immaginre lo stesso fuorisede tornare stanco e metter su proprio "Astral Message", mentre in sottofondo una specie di pensiero non-mirato va agli esami o all'affitto che, in qualche modo, va pur pagato.
Il lavoro pesca a piene mani dall'estetica e dalle sonorità trip hop, con tanto di chitarre (strumento che il compositore ha sempre suonato) e sample vocali che tanto ricordano i lavori di artisti come Bonobo, Teebs o Fourtet. Un inizio davvero convincente, vedremo come il giovanissimo levigherà il suo suono in vista di una prova più impegnativa di questa.
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La recensione Hard Times and View Points di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-06-01 09:00:00
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