Chitarre riverberate, cactus, sole rovente e onde alte: il debutto su disco della surf rock band pugliese
Vengono da Bari, ma il loro immaginario è diviso a metà tra il profondo Messico e la California dei primi anni ’60: d’altronde è la Puglia stessa ad essere un po' deserto dello Yucatan e piccoli villaggi aridi, con i fichi d’India e gli ulivi al posto dei cactus, e un po' West Coast, lungomari con le palme e spensieratezza estiva.
Formatisi nel 2012, i Los Drigos erano inizialmente dediti all’attività live e alla reinterpretazione di classici della surf music. Ma è con l’avvicendamento di alcuni membri della formazione e, soprattutto, l’ingresso del carismatico Dario “Mr. Bogo” Divella al sassofono nel 2016 che il progetto prende una svolta decisiva: la scrittura di brani autografi in vista dell’esordio discografico.
Ed ecco, fresco di stampa –titolo laconico- “Summer Session” che presenta dieci pezzi di torrido surf rock’n’roll strumentale, dei quali quattro rifacimenti di intramontabili del sixties beat. I punti di riferimento stilistici della band sono chiari ed evidenti: le chitarre riverberate figlie del genio di Dick Dale, l’esuberanza dei Trashman e dei Surfaris, colta anche grazie alla registrazione in presa diretta, la solarità dell'approccio dei Ventures e fugaci scorrazzate in territori garage e Cramps-iani.
La mezz’ora di ascolto scorre via veloce e compatta, rovente come una tequila sotto il sole, e il sound trasuda della passione e del divertimento dei musicisti, facendo solo pregustare quanto esplosive debbano essere le loro esibizioni dal vivo.
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La recensione Summer Session di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-06-29 00:00:00
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