Il progetto di Matteo Paolucci aka Loli Mask è un percorso che si muove tra post-rock e psichedelia, tra derive dreamy e chitarre imponenti, per un concept strumentale di cinque tracce che mette da parte atmosfere rarefatte a favore di concreti slanci sonori. Spesso barocco e ridondante, “Sweet Melancholy” è un ep che gioca sui virtuosismi e l’eccesso, costruendo panorami musicali spesso sovraccarichi dove l’emozione tende a perdersi. Se l’apertura di “Daydreaming” lascia sperare in un respiro leggero di luci soffuse dove il basso segna la strada, già con “Mainstream” siamo di fronte a qualcosa che andrebbe limato e definito in modo più asciutto.
Il pianoforte di “Disappear”, morbido e pieno di lievi nostalgie, è forse la nota più convincente di questo lavoro, perché essenziale nel suo obiettivo di coinvolgere l’ascoltatore fissando l’attenzione in un punto preciso, mentre “Deep Red” e “In/strumental” sono francamente fuori fuoco, una sembra girare intorno accordi new wave infarcendoli di effetti e beat senza arrivare al punto, l’altra è un movimento d’aria che parte bene ma si perde in una sezione ritmica assolutamente superflua.
“Sweet Melancholy” è un’opera acerba che risente di soluzioni non centrate, dove il desiderio di arricchire i brani finisce per renderli pesanti o spingerli nella direzione sbagliata. Il moi consiglio è fermarsi un attimo, alleggerire e ripartire verso traguardi più eterei e puliti.
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