Disco d'esordio promettente, che grazie ad un roots reggae di qualità vuole insegnarci la bellezza dell'unità.
"Unity" è l'album d'esordio della band sarda The misty morning, dove "misty" (nebbioso) non è di certo il sound, che è invece solare, sicuro e deciso, anche quando tocca sonorità più malinconiche.
I nove brani che lo costituiscono sono legati tra loro da un'anima prevalentemente roots che caratterizza l'intero album, ma possono essere suddivisi in due parti: i primi 5 brani, più gioiosi e carichi di vibrazioni positive, inneggiano all'unità, alla fratellanza e cantano con serenità della vita, gli ultimi 4 brani, invece, sono più malinconici sia nelle melodie che nei temi trattati.
Musicalmente, la caratteristica che salta subito all'occhio è la pienezza data dalla presenza di tanti strumenti: ad affiancare batteria, chitarre e basso, ci sono infatti tromba, trombone, sax e tastiere. I fiati donano una ventata di leggerezza e chiarezza anche alle canzoni più cupe, le tastiere danno invece un tocco di originalità in più alle composizioni. Degna di nota è anche quella manciata di elettronica che modernizza il genere e crea atmosfere interessanti, come nel brano "Dem ah Crucial" che si chiude magistralmente (ascoltare per credere).
Sulle note di un reggae quasi puro, quindi, i The misty morning ci parlano di amore, unità, speranza ma anche di protesta e disperazione, forse proprio per esaltare l'importanza delle prime per superare anche i momenti peggiori.
"La musica reggae mi ha insegnato che dobbiamo essere uniti", così canta Mistah Kayaman in "Unity", e colpisce nel segno dimostrando di aver appreso l'insegnamento e avercelo riproposto all'interno di questo album.
"Unity" forse non aggiunge niente di nuovo alla scena italiana attuale, ma si rivela essere comunque un buon disco d'esordio di un gruppo che, per il momento, promette molto bene.
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La recensione Unity di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-06-08 00:00:00
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