Riccardo Crespi è uno interessante, bisogna ammetterlo, ma l'ispirazione è traballante
C'è qualcosa di interessante in Riccardo Crespi. Devo ammetterlo.
Sarà per quel suo approccio un po' letterato e un po' sconclusionato, per le troppe citazioni musicali che mette in fila, per la voglia di fare il poeta generazionale mischiando fiabe, racconti e cose quotidiane. Peccato faccia confusione e talvolta perda l'orientamento, ma va bene così. Perché sullo sfondo, da qualche parte, ci sono talento, ispirazione e buone idee, per quanto soffocate da una certa voglia di fare l'artista a tutti i costi e dire per forza qualcosa di intelligente. A volte imbrocca strofe molto ispirate, quasi senza accorgersene, poi quando le cerca a tutti i costi non le azzecca. Stesso discorso per suoni, melodie e arrangiamenti.
"La ballata del Perozzi" è un disco paradossalmente più interessante al primo ascolto, perché, nel bene e nel male, scatena la voglia di scoprire cos'altro avrà da dire e suonare. Perché le influenze di Riccardo Crespi sono tante, tantissime, nessuna preponderante, ma tutte abbastanza riconoscibili. Pensate a un nome: probabilmente da qualche parte lo ritroverete. Pensate a un genere: c'è. Nonostante sia il disco di un cantautore un po' rock, un po' folk, dentro ci sono tante cose amalgamate talmente a forza che alla fine stanno persino bene insieme. Le chitarre acustiche, distorte, tex-mex, lo-fi. Le melodie pop, cupe, power, delicate, scanzonate. Le ritmiche sostenute, sincopate, giocose, aggressive. E poi quel vocabolario semplice ma stracolmo di parole, per raccontare storie che rimbalzano, come se nulla fosse, dalle allegorie esistenziali alle citazioni di Holly&Benji. Con lacrime e sorrisi talvolta in contemporanea. Peccato che l'ispirazione sia traballante, con troppi spazi di pausa e con momenti che, nonostante la densità, rischiano di alzare la noia oltre la soglia massima.
Questo disco, in fondo, non mi piace affatto. Eppure, Riccardo Crespi è interessante. Devo ammetterlo.
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La recensione La ballata del perozzi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-06-20 00:00:00
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