Charo Galura
Life Through Apocalypse - EP 2017 - Pop, Elettronica, Alternativo

Life Through Apocalypse - EP

Un ep che è un biglietto di sola andata per una dimensione surreale.

Anche un solo elemento fuori posto potrebbe compromettere il delicato equilibrio costruito intorno alla voce di Charo Galura, artista fiorentina alle prese con l’ep d’esordio per l’americana Jupiter Music. “The Life Through Apocalypse” è un biglietto di sola andata per una dimensione surreale, in cui ci si ritrova volentieri a galleggiare a mezz’aria, in (quasi) totale assenza di sezioni ritmiche e di gravità.

L’intro di “Say Goodbye To The Clouds”, un po’ come il trailer di un film interessante, svela la trama dell’album, stuzzicandone l’ascolto, senza per questo rovinare la sorpresa. Già dalla prima traccia, infatti, una realtà sospesa e dilatata prende il sopravvento: l’assoluta centralità del cantato e i cori in loop in sottofondo, a sostituire la batteria, sono le due costanti di questo debutto, capaci di trasformare l’ambiente circostante in un’ipotetica canzone di Imogen Heap.

Poi senza fretta, così come nei suoi brani, l’artista aggiunge al grande vuoto iniziale via via un elemento diverso: prima la deliziosa chitarra blues, a partire da “Life Apocalypse & Rewind”, poi l’armonica di “Oh Love”, fino alla contro-voce maschile e le percussioni dell’intrigante “Tulip”. La voce di Charo Galura, in ogni caso, resta il vero nucleo del disco: a “Song For Forgotten Children” bastano pochi versi per dimostrare che il cantato di “Life Through Apocalypse” riesce benissimo anche a reggersi da solo.

Anche se l’improvvisazione di “Falling Tree”, spaccata in tre parti a inizio, metà e fine dell’album, suona un tantino velleitaria e non aggiunge nulla di nuovo ad un ep già abbondantemente compatto, riesce comunque a non spezzare il flusso generale dell’album. Buon primo passo da solista, insomma, per Charo Galura e ottima base da cui ripartire per un prossimo album: ci sono tutte le carte in regola per poter pubblicare in futuro uno stilosissimo LP trip-hop. Magari considerando qualche concessione in più alla sezione ritmica e un paio di loop vocali in meno.

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