Il debutto discografico dei TV Lumière mi ha fatto venire in mente la frase "Jedes Worst ist ein verlorener Kuss" ("Ogni parola è un bacio perduto"): un vecchio proverbio berlinese che ricorda quanto un'esperienza vissuta sia più intensa di ogni discorso.
Fedeli a questa regola, le undici canzoni proposte da questa band umbra richiedono un coinvolgimento diretto, prospettando l'ascolto come unica e plausibile chiave di lettura. Un ascolto attento e approfondito che permetta di assaporare le sfaccettature sonore (sontuosamente manipolate da Amaury Cambuzat, già Ulan Bator e qui nella veste di produttore) di quegli affreschi di cristallina decadenza che sono "Alto tradimento", "I gatti", "El mar" e "Ritratti". E di addentrarsi nelle poetiche visioni di Federico Persichini, capace, con liriche intense ed appassionate, di velare di umori esistenzialisti le raffinate ritmiche dark-wave inscenate dalla sua band. Emblematico, in questo senso, "Ritratti e giochi d'infanzia", il cui testo ("La marionetta, riposta in un cassetto. Tra foto e lettere m'implora uno sguardo. Seduta in terra, il mercato scomparso, fra carte e foglie spazzate dal vento. Io la raccolsi da bimbo stupito, poi giochi d'infanzia") esala atmosfere nostalgiche e struggenti.
"Jedes Worst ist ein verlorener Kuss", quindi, per un disco cupo e vibrante che ha raccolto diverse recensioni positive anche oltr'alpe (agevolate dalla presenza di Amaury Cambuzat e da alcuni testi in francese) e che si propone come manifesto programmatico per questi alfieri del rock d'avanguardia che hanno tutti i crismi per diventare un'autentica "band di culto".
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La recensione s/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-09-22 00:00:00
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