Titolo brutto per un album così così
Ne siamo certi: i Bravi Tutti debbono essere quattro ragazzi molto simpatici, come molti piacentini tra l'altro. Il problema è che "La ruota della sfortuna" è davvero uno dei titoli di album più brutti degli ultimi anni. Tuttavia, come recita un vecchio detto "non si giudica un libro dalla copertina": ergo non si devono giudicare i dischi dalla loro copertina. E allora che album è questo? È un album un po' così così perché, accettato l'assioma che lo ska e il punk-rock non sia propriamente il genere più popolare del pianeta, i piacentini quello che fanno, lo fanno bene.
"Egidia" o "FLOP" sono, entro questi ristretti termini, buone canzoni, che non fanno una grinza rispetto al loro personale percorso artistico. Sicuramente molto meno riusciti sono "Festa del PD" o "Mutua" ma nel complesso l'album ci sta. Certo con quel nome, certo con quel genere, certo con quelle attitudini da eterni quindicenni i Bravi Tutti non è che si pongano proprio nel migliore dei modi. Ma noi, da eterni democratici quali siamo, non ci facciamo troppo conto e ci rimettiamo la maglietta nera del liceo (che ci sta un po' stretta) e i pantaloni a pinocchietto che avevamo all'assemblea musicale e ci mettiamo a zompare di gusto. Un po' schifati, ma di gusto.
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La recensione La ruota della sfortuna di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-04-27 00:00:00
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