I BUZZØØKO sono tre e spingono come tre locomotive
I BUZZØØKO sono tre, Simon (Chitarra e voce), Marco (basso) e Lorenzo (batteria) e hanno la spinta di tre locomotive.“GIZA” è il loro disco di debutto in cui hanno incastrato, senza troppo garbo, qualità, fantasia e tanta tanta grinta. Sono sette tracce in cui il post-rock e il noise si fondono e si rincorrono freneticamente riuscendo a guardare ai propri idoli senza stereotiparli in una nostalgica malinconia.
“Jerry the Jocker” fa gli onori di casa, accogliendo il pubblico con la delicatezza tipica dei taglialegna: voce, chitarra, batteria e basso, suonano all'unisono sul primo battere come se la loro musica fosse iniziata già da tempo, come se spalancassimo la porta di una sala prove dove, al suo interno, una band suona già da un pezzo. Non cala l'energia su “Love Is Indie Hair” in cui la chitarra scherzosamente folk di Simon è costretta a riprovare l'entrata dopo la prima battuta: il motivo principale viene girato, distorto, estremizzato lungo tutta la durata della track, attraversando sound di metallo e atmosfere psichedeliche.
“Gettin' Sick” vede il contributo dei due “BUZZØØKO-per-un-giorno” Paolo Raineri e Francesco Bucci che danno vita una sezione fiati capace di arricchire il cuore dell'album, pur sostenendo quella rabbia cruda, leitmotiv dell'intero lavoro.
“Lady Led” è un lavoro ritmicamente molto interessante che prepara al brano più trascinato dell'EP: “Hollow Man”. Qui possiamo sentire la voce profonda e meno tesa di Simon che, giocando al fianco di basso e batteria, tocca timbriche che sembrano emergere direttamente dalla bocca dell'inferno. “P.S.H” è un brano dove Lorenzo si è divertito senza dubbio un casino. E anche noi, grazie a una serie di beat e ripetute in coda che caricano l'orecchio per la chiusa di “The Riot”, dove forza e potenza sposano l'inquietudine.
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La recensione GIZA di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2018-05-07 00:00:00
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