Folk rock e soul-blues da un credibilissimo gruppo di "americana".
L’appassionato di musica d’oltreoceano non può non provare un godimento profondo nell’ascoltare “The less I know the better”, bell’album di debutto dei lombardi The Ghibertins. La lezione americana, dal gruppo di Milano composto da Alessio Hofmann (chitarra e voce) Lorenzo Rivabella (chitarra) Alessandro Fogazzi (basso), appare essere stata mirabilmente appresa e metabolizzata: lo dimostrano senza lasciare equivoci gli undici interessanti brani che compongono il disco.
Le canzoni si muovono tutte sulla direttrice principale country folk rock ("Carnival", "Breathe for me", "The less I know the better") con qualche sporadica ma “gustosa” escursione verso il blues e il soul ("Madness"). Nell’esecuzione di queste due varietà musicali, peraltro, il risultato raggiunto dai Ghibertins ci è parso veramente notevole, credibilissimo, denso, infine, di tutte le suggestioni e di tutte le finezze che uno sfegatato di “americana” di vecchia data come me si aspetta da un album suonato da una band che viene comunemente definita di folk - rock.
Robusti, all’ascolto (e forse inconsapevoli, dal momento che il gruppo sul social Facebook segnala tra le proprie influenze non loro ma i Foo Fighters, John Mayer, Mumford & Sons, Paul Simon, Ryan Adams, The Lumineers, Ben Harper e Iron & Wine), sono apparsi i richiami a indiscussi maestri americani come il buon vecchio Bob Seger e i Drive-by truckers, a ulteriore dimostrazione di quanto dicevamo poc’anzi circa la chiara propensione dei Ghibertins a interpretare degnamente un genere che universalmente può sempre contare su una miriade di estimatori, oltre che su un largo ventaglio di compositori, musicisti e interpreti attivi.
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La recensione The Less I Know The Better di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-09-29 00:00:00
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