L’ultima trovata di Dado Penta risponde al nome di Yamabushee. C’è vita oltre il jazz.
Dado Penta può vantare un curriculum vitae di tutto rispetto. Dischi, partecipazioni a compilation, un discreto numero di progetti portati avanti e il jazz come punto di riferimento. Assieme a un basso elettrico irrequieto. Il suo basso elettrico. Protagonista di incontri e orgogliose complicità: quelle con Enrico Pieranunzi, Javier Girotto, Stefano Bollani, John Patitucci, tanto per citare i nomi più noti.
Gli Yamabushee rappresentano l' ultima creatura del Penta: un quartetto classico, composto da voce, chitarra, basso e batteria al quale sono stati aggregati una tromba e un sax baritono. Il jazz, come sempre, risponde presente, ma stavolta preferisce giocare di squadra. “Music for lonely souls” allarga gli orizzonti, salta gli steccati e attraversa altri territori. Che sconfinano nel post-rock, nel noise, nella new wave, nella world music. Una miscela che a volte ricorda i Morphine, se non Tom Waits, come testimonia l’attacco di “Poe’s lament”, mentre la voce di Ivan Piepoli fa venire in mente una terza via tra Robert Smith e David Byrne. Si salta dalle atmosfere un po’ Calexico dell’opener “Maya” alle virate poliziottesche di “Drone’s design”, dalle schegge sperimentali di “The prototype” alle atmosfere quasi lounge di “Enigma no more”, fino alla cover, meno onirica e più pop, di “In heaven (lady in the radiator song)”, tratta dalla colonna sonora di “Eraserhead” (tradotto in italiano come “La mante che cancella”), pellicola girata da David Lynch nel 1977.
Tutto gira parecchio bene, grazie anche alla personalità del batterista Guido Vincenti e alle certezze offerte dal chitarrista Giuseppe Pascucci. Una band in stato di grazia (Donny Balice alla tromba e Gianni Binetti al sax baritono completano la line-up), che sembra esprimersi con la massima naturalezza. E non è poco per un disco tutto sommato complesso come “Muisic for lonely souls”.
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La recensione Music for lonely souls di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-08-01 00:00:00
COMMENTI (2)
@DafneVecchi Urka! Corretto. Grazie della segnalazione e scusa!
@giuseppecatani
C'è un refuso nel nome del batterista...è Guido Vincenti, non Giuseppe :)