Il nome della band in questione non si pronuncia perché non è composto da lettere ma da un’immagine, un bambino inquietante stilizzato, creato dal disegnatore bolognese Stefano Ricci. L’insolita condizione avrà provocato naturalmente un po’ di disagi alla band. Per ovviare appunto ai problemi legati all’impronunciabilità del nome e per ottenere maggiore visibilità il gruppo ha creato un sito, www.illogo.net. Illogo è il nome dato all’immagine. La band bolognese, che ha all’attivo quattro demo, ha radici nel death metal ma suona, invece, molto noise e ha influenze indie-rock. La voce è grind, quel vocione tipico, anche se a tratti, negli urlati isterici, ha qualcosa del Patton dei Fantomas. Il sound è tra il noise e la no wave più psicopatica, Us Maple e roba simile, con giri di chitarra asimmetrici e sregolati. Il promo parte bene, anche se all’inizio l’accostamento tra la voce e suono mi spiazza. Ma il pezzo è senza dubbio ottimo. Noise elettronica. “Gravita” è densa di atmosfere tetre e cupe, di spasmi e battiti elettronici, che vengono dilaniati da violente raffiche di noise anche vocali. “Impulso” si condensa in un violento turbine frenetico di noise-metal della durata di 50 secondi. “Isteresi” chiude schizofrenica il tutto con un pezzo molto uzediano nel suono ma con una voce grind in un delirio di urla, che preferisco nelle parti isteriche (ripetutamente, attimi di niente…).Strambi al punto giusto. Bene, continuate così.
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La recensione Isteresi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-03-21 00:00:00
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