Va bene raga, qui siamo ancora una volta di fronte a roba incazzata firmata To Lose La Track. Si potrebbe fare questa recensione tutta sul discorso vecchio (e sacrosanto) che la roba incazzata è giusto esista e basta, che va sempre bene, che siamo in lotta e allora lottiamo, che nonostante tutto c’è ancora la roba incazzata.
Però non imposteremo questa recensione su questo discorso, ci limiteremo a metterlo nel primo paragrafo, giusto per ricordare che abbiamo bene a mente la sacralità della roba incazzata. Faremo questa recensione semplicemente dicendo che ci si può annoiare di grida e distorsori, ma esiste un magico punto, a metà tra l’ortodossia e il carattere, che riesce a rendere questo genere non-noioso. I Bennett hanno messo insieme tre diverse esperienze incazzate per trovare quel punto magico di piacere incazzato: Chambers, Disquieted By e Autumn Leaves To Fall In.
Ora che vi ho detto che il disco ci è piaciuto, che non ci ha annoiato e in mezzo ai salviettoni da mare dei Thegiornalisti ci ha ricordato la roba incazzata, vi dico (e non ve ne farete assolutamente niente) che a me a tratti ha ricordato una delle cose più belle nell’incazzatura generale degli anni zero, i Desaparecidos di Conor Oberst (sì, lo stesso dei Bright Eyes). Bene, ho fatto anche la citazione di un gruppo di venti anni fa.
Ora basta cazzate e andiamo a sentirli.
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