E' un prodotto curioso questo Maxi-cd di Vittorio Merlo. In realta' di maxi non ha proprio nulla, sono sei versioni della stessa canzone ognuna proposta in due versioni (chiamarli remix mi par troppo) e in tre lingue ciascuna. E'lo stesso Vittorio che cosi' ce lo propone in una forma decisamente grezza, ma e'una autoproduzione casalinga del resto. Le sue influenze dovrebbero rifarsi alla tradizione cantautorale italiana (Dalla, De Gregari, De Andre'), o cosi' almeno ci indicano le sue scarne indicazioni biografiche. Ascoltando il suo prodotto prevale uno stile piu' "confidenziale" o se mi passate il termine da "balera". Le sonorita' sono abbastanza banali (un po' Bontempi e un po' Farfisa!) e le due versioni (parlo ovviamente delle due differenti versioni italiane) differiscono solo per il diverso ritmo selezionato sul sequencer (anche se la versione normale e' decisamente piu' struggente!). Veniamo pero' all'analisi del contenuto di questa canzone, anzi di questo inno. Si', perche di questo si tratta: e' un canto d'amore, forse sgraziato, che di primo acchito ci porta a pensare all'amore tradizionale, ma poi all'improvviso si svela il trucco e rimaniamo di sasso! E'dedicata alla rossa di Maranello questa poesia appassionata, cantata con trasporto (piu' che con la non brillantissima voce di Vittorio) e con sicuro affetto. Che dire se non premiare l'assoluta originalita' del prodotto (ma stendendo un velo sull' inglese del buon Vittorio) e sognare che un bel di'un orda di tifosi festanti (e come sempre molto ubriachi) possano insieme intonare tutti insieme "…perche' amiamo la Ferrari…" al passaggio del rosso bolide alla variante Ascari di Monza (o in qualunque altro circuito, ma vi assicuro che li' il tifo e l'alcool non mancano mai!).
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La recensione Ferrari di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-02-09 00:00:00
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