"Timeless" dei seaofsin è un viaggio indietro nel tempo di cui avremmo fatto a meno
Servono tre ascolti per comprendere come questo "Timeless" dei seaofsin sia un'operazione, piuttosto decisiva e massiccia, di certi suoni, stilemi e stili dell'elettronica dei primi anni '90. Ora tralasciando il giudizio di merito sulla bontà o meno di quella stagione artistica e musicale una domanda sorge spontanea: perché? E non tanto perché riesumare uno stile un po' perduto dai radar della musica che conta, quanto farlo nel modo filologicamente ultrafedele dei seaofsin. La domanda è lecita perché ci si chiede che senso abbia riproporre senza innovare un minimo un qualcosa di già sentito, di già visto e di, va detto, già largamente assimilato dalla stragrande maggioranza dell'ambiente artistico.
La musica di questi anni è così bella e divertente perché è come se fosse riuscita ad annullare in un baleno ogni tipo di gap temporale: questo "Timeless" invece è come ce ci facesse ripiombare indietro nel tempo, facendoci scoprire tutte le nostre rughe e acciacchi collezionati negli anni. E no decisamente nessuno ama scoprire una borsa sotto gli occhi no? Figuriamoci tre volte consecutive.
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La recensione Timeless di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-10-11 00:00:00
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