Atto secondo per il duo torinese dei Giulia's Mother che tornano con "Here", una riflessione sul tempo e sullo spazio a colpi di un morbido pop-rock.
Pop e ambient convivono in un'atmosfera continuamente ovattata, in cui la chitarra acustica, la batteria e la voce di Andrea Baileni ci conduono lungo undici tracce, undici immagini musicali ispirate alle teorie di Stephen Hawking.
Con i suoi suoni delicati, quasi rarefatti, "Here" passa da momenti più rock come la traccia d'apertura che presta il nome all'intero lavoro, a momenti più folk come "Everything We Need", da intense ballate come "Consciousness" a pezzi più scatenati e lunatici ma non meno viscerali come "Orion", per poi concludere con la dolcezza e la nostalgia di "Oltre", l'unico brano in italiano del disco. "Here" non termina qui: sul finale i Giulia's Mother ci regalano a sorpresa una cover di "Long Long Long" dei Beatles, pezzo doloroso che i due di Torino presentano in una versione molto ricca.
"Here" è un disco piacevole, intimo, dalle atmosfere avvolgenti. Un interessante e pacato connubio di rock e musica ambient guidato da una voce che sussurra al cuore e che si rivela altrettanto efficace in inglese e in italiano. Una sana malinconia gronda da ogni nota, ma al tempo stesso cura il mal d'anima.
Un album da ascoltare adesso. Qui. Senza esitazioni.
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