Difficile inquadrare un artista con l'ausilio di soli tre pezzi, ma i Mywowkee rappresentano la classica eccezione alla regola. Uno, due e tre e già siamo rapiti da questi duo eclettico. Per essere un inizio, è davvero buono fino ai più piccoli dettagli; carina la scelta del gioco di parole del nome che non è magari molto originale ma sicuramente acchiappa. Carina anche la copertina, semplice e d'impatto. Fin qui tutto bene, e per le tracce la storia è ancora meglio. "Skating on you" è la prescelta per aprire le danze: è un classico blues-rock americano da brividi; chitarra tagliente, ritmi serrati e una bella voce melodica. Il blues è chiaramente l'anima portante della filosofia della band e lo suonano alla grande. Notevoli i fraseggi di chitarra nell'intro di "Black Shoes", un pezzone di 6 minuti che parte piano che sembra quasi nascondersi per poi tirare giù un crescendo strumentale fortissimo e originale. Come ci si aspetterebbe da qualsiasi vero bluesman il tutto è registrato in presa diretta e a noi i dettagli come questo piacciono tantissimo oltre a dare ulteriore valore all'abilità del gruppo che così risulta trasparente.
Come abbiamo già detto l'aria che si respira è da blues americano: sigarette, tequila e tanto fascino. Aleggia la presenza dei Black Keys ma per ovvie ragioni, in fondo sono i primi ad aver sperimentato in questo senso e le frasi di chitarra di "Drumgirl" ne sono un esempio lampante (sentire per credere "Act nice and Gentle" dei BK). "Skating on you" suona più White Stripes ma non tradisce la propria vena blues. Al nostro panorama italiano mancano gruppi così "internazionalizzabili" e fa sempre piacere ascoltarne e trovarne di nuovi.
Complimenti quindi ai Mywowkee per aver iniziato con il piede giusto, adesso aspettiamo il disco vero e proprio.
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