Gli East Rodeo sono un quartetto padovano composto da due croati, un albanese ed un italiano. Di se stessi dicono di suonare psichedelie balcaniche, nome interessante soprattutto per quel plurale, ma forse un po’ troppo altisonante. Anche se questo cd presenta una musica che nasce effettivamente da un incontro di culture e di arti diverse (molti sono i riferimenti al teatro, soprattutto nella modo di utilizzare la voce), pensare ai capolavori della psichedelia e del klezmer è sicuramente fuori luogo. Più attinente per modalità espressive è il jazz-rock, con i suoi cambi di tempo improvvisi e le evoluzioni strumentali (vedi ad esempio “Ne Znam Plesat”).
Entrando nello specifico di questo cd devo dire che l’inizio non mi ha entusiasmato, soprattutto per i timbri di registrazione molto convenzionali e per un’eccessiva compostezza di esecuzione. E’ solo a partire dalla quarta traccia, “Giashte”, probabilmente la migliore, che emergono compiutamente le istanze multi-culturali dichiarate dal gruppo. Da lì in poi si assiste effettivamente a una serie di escursioni stilistiche variegate e poliedriche che fanno tornare alla mente nomi quali Goran Bregovic (“Kolo”), il Frank Zappa del periodo jazzistico o, per restare in Italia, l’eclettismo di un gruppo quale i Loup Garou (“Rumbalkan”).
Nel complesso ritengo che, per quanto buone siano le premesse, occorre di certo un lavoro più attento in fase di definizione dei suoni per evitare di appiattire le idee migliori su un ambito di musica leggera. In ogni caso mi sento di spezzare una lancia in favore degli East Rodeo, visto che, sentita la bonus track in coda al cd, ho la netta impressione che dal vivo siano molto meglio che in studio.
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La recensione Kolo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-03-29 00:00:00
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