I Pangea vengono da Roma e propongono un rock cantato in italiano dalle forti influenze progressive. In questo caso il riferimento sembra essere non solo il prog attuale (alla Dream Theater, per intenderci), ma anche quello degli anni '70. La preparazione tecnica dei musicisti permette tutti quei cambi di tempo e tecnicismi che sono propri del genere, mentre la voce del cantante è incisiva e sempre all'altezza. I cinque brani, pur relativamente complessi come struttura, risultano comunque di facile ascolto, e le liriche sono sempre apprezzabili.
L'iniziale Chimera si apre su una incalzante ritmica funky, per poi rallentare nel finale. D.F.T. è invece un breve strumentale in cui sono le tastiere a farla da padrone. E' un melodico assolo di chitarra ad introdurre Vai, che, dopo una partenza d'atmosfera, cresce di ritmo nella seconda parte. Nuovi Eroi ha come tema i bambini coinvolti loro malgrado nella guerre (con particolare riferimento, ci sembra di capire, alla Bosnia), e forse è il pezzo più convincente del demo, anche grazie ad un ottimo arrangiamento. Chiude degnamente il nastro Carnevale, con un testo molto interessante.
In conclusione, si tratta di un buon prodotto, magari non originalissimo ma senz'altro meritevole di attenzione, nonostante un missaggio a volte discutibile. Due parole infine sul packaging della cassetta, eccessivamente spartano: d'accordo, quel che conta è la musica, soprattutto se buona come in questo caso, ma anche l'occhio vuole la sua parte...
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La recensione Pangea (demo-tape) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1999-11-10 00:00:00
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