Proton Packs Conspiracy '66 2017 - Punk, Pop punk, Punk rock

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Un altro bel colpo messo a segno dalla punk rock band toscana

Attivi da più di dieci anni, i Proton Packs sono una delle realtà più interessanti e originali della scena punk rock italica: non solo perché ogni loro album è ideato come un concept –e già questo nel punk è più che una rarità-, ma anche perché hanno abituato chi li segue ad un livello superiore alla media nella progettazione di ciascun lavoro, nella scrittura, nella cura dei testi, nella pronuncia inglese del cantato –cosa che in casa nostra non è sempre scontata- e nell’attenzione in fase di produzione.
In “Conspiracy ‘66”, sua terza uscita, il combo toscano non contraddice le aspettative. Il racconto che funge da filo conduttore del concept, come al solito ispirato agli horror sci-fi, questa volta è ambiento a cavallo tra gli anni ’60 ed i ’70, in uno scenario di Guerra Fredda, tra esperimenti scientifici, complotti, corsa allo Spazio, spionaggio e logge massoniche.
Questo loro peculiare gusto per le vicende di terrore e distopia li colloca in quella nicchia del punk rock che, partendo da alcuni brani dei Ramones, è stata poi approfondita e resa marchio identificativo da band di culto come Lillingtons e Riverdales.
Anche dal punto di vista musicale i pezzi non si discostano di molto né dalle fonti d’ispirazione né da quelli dei precedenti lavori: crudo rock’n’roll suonato ad alta velocità ed a ritmi sempre sostenuti, power chords, secchiate di melodia, coretti ben calibrati e ritornelli facilmente memorizzabili. Il tutto è sostenuto da una spiccata vena ironica e da un’attitudine fun fun fun che mantengono alto il grado di godibilità e divertimento per tutte le 12 tracce.
Un altro bel colpo messo a segno dai Proton Packs.

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La recensione Conspiracy '66 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2018-01-23 00:00:00

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