Da sempre scettica verso gli italiani improvvisatisi star del rock americano - forse per paura di ascoltare slang sporche o semplicemente per una questione di sound o ancora per il concetto in principio, fortemente diverso, del gruppo per come viene inteso dalla discografia americana e per come lo intendiamo noi con un leader indiscusso a capo - ho cominciato ad ascoltare "Welcome". Mi sono dovuta ricredere. Non è il caso di Vik.
"Welcome" è un album fresco, curato , poliedrico. Se non mi avessero avvertita in anticipo della provenienza italiana dell'autrice, probabilmente avrei immaginato Vik stile californiana, una di quelle che gira il video del suo singolo sulle spiagge di Los Angeles, magari durante una corsa in auto. Anche sui testi. Facilitata dalla musicalità della lingua inglese, scrive parole ricercate e speditamente memorizzabili grazie anche alla cura degli arrangiamenti, semplici ma d'effetto. "Separate your fears", track n°7 dell'album, rasenta la genialità e l'originalità, un misto di rock e suoni campionati che rimane immediatamente, una di quelle canzoni che, appena terminato di ascoltare, torni indietro per ascoltarla ancora e continui a canticchiare inconsciamente. Credo sia il pezzo più bello dell'intero album.
Non c'è che dire, il lavoro è decisamente ben riuscito, l'album non è solo piacevole da ascoltare. E' assolutamente da riascoltare.
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La recensione Welcome di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-04-06 00:00:00
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