LazzaZzala2017 - Rap, Hip-Hop

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Il carisma al microfono, la scrittura capace di essere arrogante quanto introspettiva a seconda delle esigenze e il flow senza sbavature sono tutti elementi fondanti di un disco che colpisce nella sua estrema coesione.

Quello di Lazza è un percorso che colpisce per la sua estrema coerenza: dai mixtape al video per Real Talk e poi l'entrata in 333 Mob, succursale Machete curata da Dj Slait e Low Kidd, il filo rosso che unisce ognuno di questi episodi è soltanto la qualità delle strofe, del flow e delle punchline che il giovane milanese ha sputato in questi anni.

Il primo disco ufficiale, però, soprattutto quando si hanno tutti gli occhi addosso, è una prova ben più impegnativa di semplici freestyle e strofe. Nonostante la pressione, dunque, possiamo dire che "Zzala" (titolo mutuato dal riocontra di Lazza, slang milanese a tutti gli effetti) è un ottimo biglietto di visita. In poco più di mezz'ora e dodici episodi, il giovane traccia tutta una serie di coordinate che ci convincono a pieno: il carisma al microfono, la scrittura capace di essere arrogante quanto introspettiva a seconda delle esigenze e il flow senza sbavature sono tutti elementi fondanti di un disco che colpisce nella sua estrema coesione.

I giri di piano suonati da Lazza stesso, accompagnati da 808 sincopate e bassi profondissimi sono uno dei tratti distintivi dell'intero lavoro: una sorta di fusione tra gli studi classici seguiti dal rapper e le attuali tendenze. Crasi riuscita sin dal primissimo brano, "Ouverture", che si apre con dei dettagli autobiografici raccontati sul Notturno in Do minore di Chopin («Tu non sai che cosa ho visto / giallo tra le mani di mio padre / che alle sei si accende già una Winston / che mi guarda con la faccia / di uno che è sconfitto ma comunque ha vinto») e si chiude quindi con il beat di Low Kidd che spezza le tensioni create nella prima strofa e rivela le aspettative del Nostro («Rido sui periodi grigi / sto fottendo anche la crisi» dice all'inizio della seconda strofa).

Soltanto due ospiti, Salmo e Nitro, una direzione artistica chiara e un rapper in buonissima forma. Una bella prova, bravi tutti.

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La recensione Zzala di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-12-11 09:00:00

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